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Dell'Agnello). Banchiere pisano. Con l'aiuto di
Bernabò Visconti e delle milizie mercenarie di Giovanni Acuto, contando
anche sull'appoggio dei Raspanti, si impadronì di Pisa nel 1364 e ne
divenne doge. Nel 1366 rese la carica ereditaria. Malvisto per le eccessive
tassazioni, alla venuta di Carlo IV in Italia (1368) cercò di ottenere il
titolo di vicario imperiale; lo stesso anno, però, fu defenestrato.
Tentò ancora, ma invano, di rientrare a Pisa (1370) con l'appoggio di
Bernabò Visconti (m. Genova 1387).